EP03 Corpi come infrastrutture / Bodies as infrastructures
Black Med
Invernomuto
A cura di: Post Disaster
Performance,
02-03.06.2022
40.4766437, 17.2265011
Attraverso la collaborazione con Post Disaster, Invernomuto presenta un adattamento site-specific di Black Med (capitoli I-II-III-IV) che si relazione con l’architettura esistente.
Black Med è una piattaforma avviata da Invernomuto nel 2018. Il Mar Mediterraneo, un tempo inteso come entità fluida che favorisce la formazione di reti e scambi, è oggi lo scenario di una crisi umanitaria e di un’accesa disputa geopolitica. Black Med mira a intercettare le traiettorie che i suoni tracciano passando attraverso quest’area proteiforme, poiché le rotte migratorie lasciano scie sonore che, nelle parole di Iain Chambers, “resistono alla rappresentazione e propongono un’economia affettiva [che è] intrinsecamente diasporica”.
Il cuore del progetto è un algoritmo in grado di giocare con le tracce e di trasmettere un flusso infinito. L’archivio è costituito da musiche e suoni selezionati da Invernomuto e da una rete di collaboratori che sono stati invitati in diverse fasi fin dall’inizio del progetto. Inoltre, il sistema è aperto e chiunque può caricarvi nuovi suoni: l’obiettivo è quello di avere un archivio in crescita, un magma Black Med, che si evolve costantemente.
Seguendo la teoria del “Mediterraneo nero”, Black Med intercetta le traiettorie che i suoni e le musiche tracciano attraversando l’area proteiforme fra Europa e Africa. Divise in capitoli, le sessioni di ascolto di Black Med sono supportate da proiezioni contenenti testi teorici e retroscena che fanno riferimento a brani musicali, raggruppati per temi elegiaci. Le sessioni esplorano diversi percorsi di movimento sonoro, toccando argomenti come gli usi alternativi della tecnologia, le migrazioni, le periferie e la comunicazione interspecie.
Invernomuto è un duo artistico nato nel 2003 dalla collaborazione tra Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi.